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DIALOGO LUCE

DIALOGO RELATIVO ALLA TERZA PUNTATA DELLA SERIE TELEVISIVA : “BLADe: UNA SFIDA INSOSTENIBILE”   Tommaso ed Elena si incontrano durante la pausa pranzo. Tommaso è appena rientrato   dall’Italia dopo un week and   trascorso in famiglia. ELENA (Mentre mangia la sua insalata mista) Beh, quindi ti sei rilassato in questi   giorni? Come stanno in Italia dopo il lockdown? TOMMASO ( Seduto di fronte ad Elena) Si si tutto bene, se la sono cavata nonostante tutto. Senti piuttosto, ti volevo dire che, in questi giorni, ho ripensato all’ ultima fase dell’esperimento e forse….. ELENA ( Tirando fuori dalla tasca del camice il suo cellulare) A proposito di riunione, hai letto la email di convocazione? Bisogna preparare tutto, dobbiamo essere pronti per la fase finale.. TOMMASO Ecco, proprio rispetto alla fase finale dell’esperimento, stavo pensando che forse, sarebbe il caso di ripensare all’utilizzo di quella specie specifica di lucciole, sai, quelle larve che

SINTESI FINALE: LUCE

“ Dixit Deus fiat lux et lux facta est “ « Disse Dio: sia fatta la luce, e la luce fu fatta». E’ questa   l’espressione con la quale nella   Bibbia ( Genesi I,3,)   si indica l’atto   con il quale Dio, subito dopo la creazione del cielo e della terra, ordinò che comparisse la luce per dissolvere le tenebre che ancora dominavano l’abisso. La luce quindi è legata ad un atto creativo e così spesso, nel corso dei secoli, in particolare nella storia della letteratura antica, il sostantivo latino “ lux ” , che poi etimologicamente ritroveremo nella lingue neolatine come il   francese e lo spagnolo ( lumière e luz ), è utilizzato per celebrare la forza creatrice, la vita che si oppone alle tenebre e quindi alla notte. Ad esempio, può essere interessante notare come Il termine assuma una positiva e fondamentale funzione ideologica nel “ De Rerum Natura “ di Lucrezio, poema scritto nel I sec. A.C. dove   con l’espressione “ lumina solis ”, riferita nel Proemio a Venere, si   indica la   vita

MAPPA CONCETTUALE

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SERIE TELEVISIVA

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SERIE TELEVISIVA : BLADe: UNA SFIDA INSOSTENIBILE    PRIMA PUNTATA:      LA  SQUADRA   In un   laboratorio di un importante istituto di ricerca scientifica, in Svizzera,   nel Canton Ticino,   un team internazionale   formato da chimici, ingegneri, ricercatori e tecnici di laboratorio, stanno lavorando per mettere a punto un metodo attraverso il quale   inserire all’interno di cellule tumorali il gene della luciferasi, che nelle lucciole è responsabile della loro bioluminescenza. In questo modo, provano ad innescare un processo di autodistruzione delle cellule malate. Aggiungendo poi un agente fotosensibilizzatore ed esponendo le cellule ai raggi laser, si può innescare un processo di distruzione delle cellule. La nuova tecnica è chiamata   BioLuminescence   Activated Destruction of cancer o BLADe. L’obiettivo del team è molto ambizioso , il cancro è una delle malattie che colpisce maggiormente il genere umano nel mondo e tutte le previsioni parlano di un aumento esponenziale

La LUCE nell'ETICA

''TOMMASO MORO: La luce della coscienza.'' In questo saggio, scritto da Miguel Cuartero Samperi nel 2019 per la casa editrice Studium, la figura di Tommaso Moro si erge come esempio di irremovibile solidità morale e di coscienza retta. La fortezza d’animo e la serenità con cui affrontò la drammatica vicenda della sua condanna a morte e del suo martirio, per mano del re Enrico VIII, fu solo il naturale epilogo di una vita virtuosa in cui emerse come caratteristica fondamentale il primato della coscienza che appunto come una luce,   lo illuminò. In tutte le scelte che dovette affrontare, non solo nel momento del suo processo, ma durante tutto il corso della sua vita. Il saggio, mette quindi in evidenza come la luce,   in una dimensione etica, venga spesso associata alla coscienza, sicuramente nella vita di Tommaso Moro tanto   che, anche    nella prefazione al libro “ Sir Thomas More santo e martire patrono dei governanti e dei politici ” Aa. Vv , Colombo, Roma 2001,  

LUCE nello ZIBALDONE

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ZIBALDONE Lo Zibaldone è una sorta di diario intellettuale in cui il poeta tra l’estate del 1817 e il dicembre del 1832, come scrive Giosuè Carducci che ne curò la prima edizione ( 1898-1900) annota “ un numero grandissimo di pensieri, appunti, ricordi, osservazioni, note, conversazioni e discussioni, per così dire, del giovane illustre con se stesso su l’animo suo, la sua vita, le circostanze; a proposito delle sue letture e cognizioni ; di filosofia, di letteratura, di politica; su l’uomo, su le nazioni, su l’universo”. La parola zibaldone di etimologia incerta, significa “ mescolanza confusa di cose diverse”, o anche “ vivanda preparata con molti ingredienti” ed è usata da leopardi in riferimento alla varietà degli argomenti trattati, senza un criterio organizzativo, annotati giorno per giorno man mano che si affacciavano alla sua mente, in seguito alle sue meditazioni o alle sue letture. Nelle pagine dello Zibaldone , Leopardi elabora la sua “teoria della visione”, che insieme all

LUCE e UTOPIA

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Dal nome dell’isola immaginaria in cui l’umanista e filosofo inglese Tommaso Moro (1478-1535) ambientò l’omonimo romanzo, formando   il nome   dalle parole greche ou ‘non’ e tópos ‘luogo’, per indicare un luogo che non esiste, il termine UTOPIA, viene oggi sempre più utilizzato nel linguaggio comune per indicare un ideale irrealizzabile, ma anche un progetto inattuabile. Nella nostra società, caratterizzata dalla velocità e dal desiderio di   superare ogni limite, spesso viene usata l’ espressioni   andare alla “ velocità della luce”, che è ultimamente   sempre più riferita alla diffusione di notizie, di informazioni, di Twitter, ma anche più semplicemente alle persone che, soprattutto nelle società tecnologicamente avanzate, sentono l’esigenza di andare appunto   “più veloci della luce”, auspicando quindi un progetto che è   irrealizzabile e perciò   un’utopia. Infatti,   la velocità della luce,   non è possibile superarla in nessun caso, come è spiegato in questo articolo tratto da F