ZIBALDONE Lo Zibaldone è una sorta di diario intellettuale in cui il poeta tra l’estate del 1817 e il dicembre del 1832, come scrive Giosuè Carducci che ne curò la prima edizione ( 1898-1900) annota “ un numero grandissimo di pensieri, appunti, ricordi, osservazioni, note, conversazioni e discussioni, per così dire, del giovane illustre con se stesso su l’animo suo, la sua vita, le circostanze; a proposito delle sue letture e cognizioni ; di filosofia, di letteratura, di politica; su l’uomo, su le nazioni, su l’universo”. La parola zibaldone di etimologia incerta, significa “ mescolanza confusa di cose diverse”, o anche “ vivanda preparata con molti ingredienti” ed è usata da leopardi in riferimento alla varietà degli argomenti trattati, senza un criterio organizzativo, annotati giorno per giorno man mano che si affacciavano alla sua mente, in seguito alle sue meditazioni o alle sue letture. Nelle pagine dello Zibaldone , Leopardi elabora la sua “teoria della visione”, che insieme all
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