SERIE TELEVISIVA


SERIE TELEVISIVA : BLADe: UNA SFIDA INSOSTENIBILE 

 

PRIMA PUNTATA:    LA  SQUADRA

 

In un  laboratorio di un importante istituto di ricerca scientifica, in Svizzera,  nel Canton Ticino,  un team internazionale  formato da chimici, ingegneri, ricercatori e tecnici di laboratorio, stanno lavorando per mettere a punto un metodo attraverso il quale  inserire all’interno di cellule tumorali il gene della luciferasi, che nelle lucciole è responsabile della loro bioluminescenza. In questo modo, provano ad innescare un processo di autodistruzione delle cellule malate. Aggiungendo poi un agente fotosensibilizzatore ed esponendo le cellule ai raggi laser, si può innescare un processo di distruzione delle cellule. La nuova tecnica è chiamata  BioLuminescence  Activated Destruction of cancer o BLADe. L’obiettivo del team è molto ambizioso , il cancro è una delle malattie che colpisce maggiormente il genere umano nel mondo e tutte le previsioni parlano di un aumento esponenziale nel corso dei prossimi 20 anni. Inoltre,  nel 2020, anno che sarà ricordato per la pandemia scatenata dal Covid-19, molti laboratori di ricerca hanno preferito concentrare tutte le loro energie sulla ricerca di un vaccino che possa debellare il virus e quindi la ricerca sui metodi per  tentare di sconfiggere il cancro pare subire una battuta d’arresto. Non è così per l’equipe che, proprio in questi mesi, sente di essere vicina a raggiungere il risultato e quindi di dover prendere decisioni che si rileveranno di fondamentale importanza per decretare una nuova rivoluzionaria scoperta in ambito medico. Nel gruppo di ricercatori, c’è Tommaso, un giovane ingegnere chimico che, dopo la sua laurea al Politecnico  di  Torino, si è trasferito in Svizzera, carico di speranze per il futuro, ma soprattutto entusiasta di far parte di un gruppo di  lavoro,  di una squadra, che sta lavorando alacremente per cercare di trovare un rimedio ad una patologia che, nel mondo,  colpisce uomini e donne di ogni età e condizione sociale, generando sofferenza e lutti. Tommaso è molto legato al suo team di lavoro con il quale condivide obiettivi, convinzioni, prospettive; alla vigilia di una riunione nella quale verranno prese delle importanti decisioni, decide di ritornare a casa per un week and, per salutare la sua famiglia che non ha visto durante i tre mesi del lockdown stabilito in Italia a causa della diffusione del Covid-19.

 

SECONDA PUNTATA:   LA DANZA NOTTURNA DELLA LUCE

 

Tommaso è un ragazzo dinamico, pieno di interessi e di amici. Il ritorno a casa, questa volta, è diverso dal solito. A causa del distanziamento sociale, consigliato in questo momento così particolare, e sapendo di dover rientrare subito in Svizzera, evita di incontrare gli amici di sempre, quelli dell’infanzia e, con il suo cane Paky, fedele amico di tante passeggiate, un pomeriggio decide di salire su una collina a pochi chilometri dal suo paese, dalla quale si gode di una splendida vista della valle sottostante. La temperatura è decisamente gradevole, l’estate inizia a sentirsi nell’aria. Dopo mesi chiuso in laboratorio e in casa, Tommaso respira a pieni polmoni un’aria ancora incontaminata, quella che caratterizza le colline della Ciociaria. Arrivato al rifugio che era da sempre la meta più ambita, si siede ed aspetta che scenda la sera. Sulla valle, a poco a poco, iniziano a comparire le lucciole. Fortunatamente, quelle zone ancora non sono fortemente interessate dal fenomeno dell’inquinamento luminoso ed ambientale, le industrie sono lontane e la valle sottostante  è caratterizzata dalla presenza di pascoli ed  aziende agricole, che  stanno tentando in tutti i modi di preservare la biodiversità. Grazie a queste condizioni, le lucciole riescono a trovare un habitat ideale, in un ambiente ancora pulito di cui questi coleotteri rappresentano la cartina di tornasole. Agli occhi di Tommaso si rivela uno spettacolo affascinante, le danze  notturne di questi nugoli di insetti che caratterizzano le notti tra maggio e giugno. Tommaso non può così fare a meno di pensare al suo laboratorio di Ginevra, dove le larve delle lucciole sono conservate in ambienti artificiali, dove vengono studiate per riuscire a realizzare l’ambizioso progetto di cui lui è parte.

FLASHBACK: Gli  torna in mente, l’ultima riunione che è stata tenuta in videoconferenza, durate la quale, un entomologo ha spiegato al team che, dai suoi studi si evidenziava che tra le tante specie di lucciole prese in esame, una  autoctona, in particolare,  era risultata particolarmente adatta all’esperimento in corso. Sarebbe stato quindi necessario, reperire e tentare di  riprodurre  in laboratorio quante più larve possibili di questa specie per estrarre il gene da impiantare nelle cellule tumorali. Tenendo conto del pericolo di  estinzione che corrono le lucciole in molte zone del mondo, Tommaso inizia a porsi delle domande. E’ giusto sacrificare  una specifica specie vivente, anche se ne esistono altre migliaia, pur  di trovare una soluzione ad una malattia che affligge l’umanità? E’ possibile che l’uomo continui ad agire sull’ambiente come se fosse il dominus indiscusso, proprio in un momento storico in cui anche la diffusione del Covid-19 ci ha portato a riflettere sulla complessità del rapporto uomo -ambiente? E poi, se la ricerca dovesse dare i risultati sperati, magari in altre parti del mondo, in altri laboratori, inizierebbero a fare sperimentazioni su altre specie autoctone di lucciole. Tommaso  inizia ad avere una serie di dubbi.

FLASHBACK: vengono ricostruite le lezioni di  filosofia della sua professoressa del liceo, quando affrontava il discorso sull’ “etica della responsabilità” nell’ambito delle riflessioni su Jonas, applicata all’ecologia e alla bioetica; si evidenziano alcuni momenti dell’ ultimo dibattito a cui Tommaso  ha partecipato, prima del lockdown, dove si presentavano le prospettive dell’Agenda 2030,  una guida che dovrebbe arrivare ad interessare ogni singolo abitante della Terra per riuscire veramente ad essere operativa e realizzabile.

Tommaso, dopo il breve rientro a casa, torna in Svizzera, convinto di dover condividere le sue perplessità con i suoi colleghi, la sua squadra, che sicuramente lo avrebbe ascoltato, magari immaginando anche una soluzione diversa che non  debba prevedere il pericolo di estinzione di una specifica specie di insetti che, seppur  piccoli,  sono comunque parte dell’ecosistema.     

 

TERZA PUNTATA:   UNA  SFIDA  INSOSTENIBILE

 

La mattina del rientro in laboratorio, Tommaso sente di dover subito confrontarsi con quella che ritiene essere la collega con la quale ha stretto un legame  caratterizzato da interessi comuni e  stima reciproca. Elena è una ragazza schietta, concreta, è una biologa, ha studiato in Italia e si è specializzata negli Stati Uniti; si dice fortemente interessata all’ambiente;  è  proprio con lei che Tommaso aveva partecipato alla Conferenza sull’Agenda 2030 e per questo  è sicuro che Elena ascolterà le sue perplessità e sicuramente insieme riusciranno ad evitare la possibile estinzione della specie di lucciole selezionate per l’esperimento conclusivo. Tommaso si reca velocemente nel laboratorio, vede Elena già intenta al suo lavoro, la saluta da lontano, aspettando la pausa pranzo per parlarle. A mensa i due giovani ricercatori si incontrano, Tommaso vorrebbe subito raccontarle della danza delle lucciole a cui ha assistito, ma Elena sembra più interessata a ragionare sulle ultime fasi da affrontare, sui dati emersi sulla luciferina, la sostanza che rende brillanti le lucciole  e che rende anche le cellule malate  luminose come piccolissime lampade. Elena parla a Tommaso con un entusiasmo crescente, gli racconta gli ultimi sviluppi della ricerca come se lui fosse stato lontano molto più che un week and. Tommaso cerca di riproporre le sue perplessità,  vorrebbe raccontare ad Elena che  ritornando in treno ha avuto modo di leggere  molti articoli scientifici che analizzano le cause del rischio della scomparsa delle lucciole, sottolineandone i vari aspetti. Vorrebbe farla riflettere su come l’inquinamento luminoso, l’uso di pesticidi, siano tutte minacce alla loro sopravvivenza che le lucciole devono oggi  affrontare. Vorrebbe il suo sostegno quando esporrà le sue perplessità nella prossima importante riunione con il team al completo.  Elena, non gli presta attenzione, è convinta della importanza della sua azione di ricerca che  ha come unico e fondamentale obiettivo quello di sconfiggere il cancro, risultato che può ben giustificare anche l’estinzione di una  particolare specie di insetti. La riunione sarà quindi un momento importante di confronto, ma l’atteggiamento di Elena è un chiaro indizio del fatto che le perplessità di Tommaso difficilmente verranno prese in considerazione. La posta in gioco è troppo alta, l’obiettivo da raggiungere è troppo ambizioso, la sfida tra lucciole e uomini che hanno bisogno di una cura è insostenibile per dei semplici insetti che, dopo aver brillato solo per alcune settimane nelle notti tra maggio e giugno,  sono comunque destinati a morire. 


5 cose da sapere sulle lucciole - LifeGate

 

 


Commenti

Post popolari in questo blog

LUCE nello ZIBALDONE

DIALOGO LUCE